La società italiana non può sopportare processi culturali, morali e politici di erosione del suo ethos pubblico senza entrare in grave crisi di identità, specie quando si mettono in discussione i pilastri della formazione e della cittadinanza: Scuola, Lavoro e Welfare. In questi due ultimi anni abbiamo visto presentare la restaurazione “liberale” come nuovo riformismo e il riformismo del centro-sinistra come pericolosa avventura. Dietro lo scontro politico e istituzionale c’è un contrasto culturale su un progetto di modernizzazione del Paese. Bisogna esplicitare il nesso tra scelte culturali e politica riformatrice. Questo libro nasce da una rinnovata esigenza spirituale, cristiana e laica, che deve guidare e rianimare la politica per portare l’Italia verso equilibri civili e democratici più alti, superando la litigiosità permanente e le pregiudiziali contrapposizioni di schieramento. Il confronto onesto e aperto sui temi della Scuola e della ricerca, del lavoro e della formazione professionale dello Stato Sociale e dell’immigrazione del nuovo Welfare “comunitario”, può favorire l’abbandono degli stereotipi e dei luoghi comuni ed esaltare la funzione civile del dialogo. Questo libro è un’opera “aperta” sulla vera nuova frontiera dell’Italia di oggi ed è anche una verifica culturale della “nuova” missione storica delle ACLI