I nuovi diritti sociali dei migranti nella Caritas in Veritate

Riconsiderare la vita da immigrati nell'Occidente e nel suo SUD non è più un esercizio accademico ma un dovere di civiltà sia per i laici che per i credenti impegnati nella ricerca sociale e politica. I cristiani in particolare come tutti gli uomini di buona volontà sono stati mobilitati da Papa Benedetto XVI ad assumere il tema e la questione sociale di questi uomini, “fratelli immigrati” come il problema prioritario del mondo globale. Il libro affronta alla luce della nuova Enciclica sociale “Caritas in veritate” le vie concrete della umanità accogliente e solidale a livello globale e soprattutto locale indicando nel protagonismo delle comunità civile anche dei territori del SUD, dove si è sperimentato il dramma delle migrazioni dalla povertà e delle immigrazioni verso la speranza della ricchezza, la necessità di un percorso inedito di politiche sociali più coraggiose verso un nuovo welfare di comunità che guidi la transizione dalla logica della compassione e della prima accoglienza a quella della integrazione e della partecipazione allo sviluppo civile, di persone umane che hanno scelto, pagando di persona,la via difficile ma dignitosa della partecipazione e della corresponsabilità nell'ambito di un processo sinergico tra bisogni personali, familiari e associazionismo etnico. Il saggio continua la ricerca dell'autore sul piano sociologico e politico nella direzione di un nuovo quadro normativo che sani l'ingiusta clandestinità e promuova a tutti i livelli lo jus migrandi e lo jus integrandi in nome della persona umana come primo “Capitale” e della fraternità come valore di scopo universale.

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